Cos’è il lazy-loading e come usarlo per ottimizzare le performance

Il segreto per siti veloci e performanti: scopri il lazy-loading

Sito web lento? Ottimizzalo con il lazy-loading

Le pagine web lente fanno scappare gli utenti. Se il tuo sito impiega troppo tempo a caricarsi, perdi clienti e opportunità di business. Il lazy-loading è la soluzione perfetta per accelerare il caricamento e migliorare l’esperienza utente, rendendo il tuo sito più efficiente e performante. Ma come usare il lazy-loading per ottimizzare le performance dei siti web? In questo articolo esploreremo nel dettaglio questa tecnica fondamentale per chi vuole siti web ottimizzati e performanti.

Cos’è il lazy-loading

Il “lazy loading” è una strategia che identifica le risorse come non bloccanti (non critiche) e le carica solo quando necessario. È un modo per accorciare la lunghezza del percorso di rendering critico, il che si traduce in tempi di caricamento della pagina ridotti e performance dei siti web migliorate. Il lazy loading può avvenire in diversi momenti dell’applicazione, ma tipicamente si verifica durante alcune interazioni dell’utente, come lo scorrimento e la navigazione. Sapere come usare il lazy-loading per ottimizzare le performance dei siti web può fare la differenza tra un sito lento e frustrante e un sito web ottimizzato per la velocità e l’usabilità.

Perché il lazy-loading migliora le performance dei siti web

Quando apri una pagina web, il browser deve caricare una serie di risorse: immagini, script, fogli di stile e tanto altro. Ogni risorsa bloccante rallenta il rendering della pagina, causando un’esperienza utente frustrante. Il lazy-loading interviene riducendo il numero di elementi caricati immediatamente, lasciando che il browser si concentri solo su ciò che è essenziale per la visualizzazione iniziale. Questa tecnica è particolarmente utile per i siti web ottimizzati che puntano a migliorare la user experience e il posizionamento sui motori di ricerca.

Ecco i principali vantaggi del lazy-loading:

  • Esperienza utente migliorata: la pagina appare più velocemente, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’engagement
  • Minore consumo di banda: vengono caricate solo le risorse effettivamente necessarie, evitando sprechi di dati
  • SEO e lazy loading: Google premia i siti più rapidi con un ranking migliore, aumentando la visibilità sui motori di ricerca
  • Aumento delle conversioni: pagine più veloci riducono il tasso di abbandono degli utenti, migliorando il ritorno sugli investimenti
  • Maggiore efficienza del server: un numero inferiore di richieste simultanee ai server riduce il carico e migliora le prestazioni globali del sito

Panoramica

Con l’evoluzione del web, abbiamo assistito a enormi aumenti nel numero e nelle dimensioni delle risorse inviate agli utenti. Tra il 2011 e il 2019, il peso mediano delle risorse è aumentato da circa 100 KB a circa 400 KB per desktop e da circa 50 KB a circa 350 KB per mobile. Le dimensioni delle immagini sono aumentate da circa 250 KB a circa 900 KB su desktop e da circa 100 KB a circa 850 KB su mobile. Ottimizzare le performance dei siti web attraverso tecniche come il lazy-loading è diventato essenziale per garantire tempi di caricamento rapidi e una migliore esperienza di navigazione.

Uno dei metodi che possiamo utilizzare per affrontare questo problema è accorciare la lunghezza del percorso di rendering critico caricando in modo differito le risorse che non sono critiche per il primo rendering. Un esempio pratico sarebbe quando si accede alla home page di un sito di e-commerce con un link a una pagina/sezione del carrello, e nessuna delle risorse della pagina del carrello (come JavaScript, CSS e immagini) viene scaricata fino a quando non si naviga lì.

Strategie di lazy-loading

Il lazy-loading può essere applicato a più risorse e attraverso diverse strategie:

  • Code splitting: suddivide JavaScript, CSS e HTML in parti più piccole
  • Lazy-loading delle immagini e degli iframe: posticipa il caricamento di immagini fuori dallo schermo
  • Lazy-loading per i font: evita che i caratteri rallentino il caricamento della pagina

Come implementare il lazy-loading con codice pratico

Vuoi usare il lazy-loading nel tuo sito? Ecco un esempio pratico di codice HTML:

<img src="immagine.jpg" loading="lazy" alt="Descrizione dell'immagine">

E per caricare dinamicamente uno script JavaScript solo quando serve:

const script = document.createElement('script');
script.src = "script.js";
document.body.appendChild(script);

Se usi lazy loading su WordPress, puoi sfruttare plugin specifici come WP Rocket per implementare questa tecnica senza modificare il codice manualmente.

Quando evitare il lazy-loading

Non sempre il lazy-loading è la scelta giusta! Non usarlo per contenuti above the fold, ossia quelli visibili subito senza scorrere la pagina. In questi casi, il caricamento ritardato potrebbe dare un’impressione di lentezza anziché velocità.

Lazy-loading e compatibilità con i browser

Il lazy-loading è supportato dalla maggior parte dei browser moderni, ma per garantire la compatibilità puoi usare fallback come l’API Intersection Observer o tecniche alternative per browser più datati.

Domande frequenti su cos’è il lazy-loading e come usarlo per ottimizzare le performance

Cosa significa lazy loading? Lazy loading significa “caricamento pigro” e indica una tecnica che carica le risorse solo quando servono, evitando di appesantire il caricamento iniziale della pagina. Usare il lazy-loading per ottimizzare le performance dei siti web è una scelta vincente per chi cerca un sito veloce ed efficiente.

 

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